Popolari, l’unione tra “piccole” fa la forza e salva l’identità

da Investire – Giugno 2021 – di Sergio Luciano

La Luigi Luzzatti S.C.p.A. è già intervenuta utilmente sulle cartolarizzazioni per alcune tra le 19 banche socie e ha un piano di sviluppo ambizioso su cinque linee guida industriali.

Tre anni e mezzo dopo, si può dire che i frutti di questa decisione siano maturati. Il Piano operativo della Luzzatti, soprattutto nei settori finanza e npl, attesta ambizioni importanti. Ma anche risultati significativi già all’attivo, per quanto si possa dire ad oggi, pur essendo l’anno in corso il primo di piena operatività.

«Siamo operativi da inizio 2021 in 5 settori strategici»,

spiega ad Investire Luigi Avogadro, direttore generale della Luzzatti.

«Sono i settori che riflettono la vocazione e il ruolo assegnato alla nostra società, che è complementare a quello istituzionale di Assopopolari. Innanzitutto la pianificazione strategica e il governo dei rischi, che stiamo sviluppando in un’ottica di collegamento e di messa a fattor comune delle esperienze di ciascuna banca azionista. Abbiamo supportato a inizio anno le nostre banche nello svolgimento dell’autovalutazione sulla sostenibilità del modello di business per la Banca d’Italia e abbiamo iniziato a collegare la gestione degli adempimenti annuali (aggiornamento del risk-assessment framework, resoconto Icap sull’adeguatezza del capitale, ndr), condividendo le migliori metodologie e gli scenari di stress richiesti dall’attuale situazione dovuta alla pandemia».

Un altro capitolo importante sul quale la società ha dato e darà un rilevante supporto alle banche azioniste è l’analisi degli impatti strategici e operativi delle nuove normative, che hanno raggiunto ormai dimensioni e complessità imponenti e l’adeguamento delle policies e dei regolamenti interni, oltreché l’assistenza alle attività delle funzioni di controllo interno: «Abbiamo iniziato ad integrare le attività delle banche in tale settore, approfondendo insieme le continue novità della normativa di riferimento per affrontare in modo più efficace la sempre maggiore complessità e superare al meglio le difficoltà», sottolinea Avogadro.

«E contemporaneamente stiamo avviando la formazione specialistica per il personale delle funzioni di controllo e incontri specifici di approfondimento sui principali temi strategici per i consiglieri e sindaci».

Un capitolo nuovo e promettente è quello della finanza.

«Stiamo allestendo operazioni multioriginator relative alla cessione sul mercato secondario di crediti fiscali da superbonus 110% e ad altre opportunità gestibili nella stessa ottica multioriginator», racconta ancora Avogadro. Si tratta di operazioni di capital management, come le cartolarizzazioni sintetiche, della selezione di opportunità di investimento e della creazione di veicoli di investimento.

«In questo ambito», sottolinea Avogadro, «l’elemento più qualificante è il progetto di cartolarizzazione sintetica che consentirà alle Banche di acquisire garanzie di primo e secondo rischio su portafogli di crediti in bonis da parte di soggetti pubblici, con una duplice finalità: ottimizzare i profili di rischiosità del portafoglio crediti delle Banche e rafforzare i coefficienti patrimoniali col diminuire delle ponderazioni.

Lo sviluppo delle iniziative a livello consortile consente anche alle banche più piccole di accedere a operazioni che sarebbero altrimenti improponibili per costi o complessità.

C’è poi l’ampia e decisiva partita degli Npl, che rappresenta uno dei settori caratteristici della Luzzatti, che ha già all’attivo tre operazioni di cartolarizzazione effettuate nel recente passato, con un importo superiore o vicino alla soglia del miliardo di euro. Anche quest’anno stiamo strutturando una nuova cartolarizzazione multioriginator – illustra il direttore generale – che sarà assistita dalla garanzia statale e alla quale aderiranno anche alcune banche esterne alla Luzzatti.

Nella fase di mercato difficile che certamente si aprirà allo scadere delle moratorie in essere, ci stiamo attrezzando inoltre con un complesso integrato di ulteriori soluzioni dedicate ai diversi segmenti di crediti deteriorati, integrando la strategia delle singole Banche con l’obiettivo di supportare la riduzione dell’Npl Ratio.

Stiamo avviando infatti la strutturazione di un nuovo fondo di restructring, un vero e proprio fondo di cartolarizzazione, per il segmento Pmi/corporate, cioè le aziende, con l’obiettivo di intervenire su crediti classificati tra le inadempienze probabili per gestirli in modo attivo e consentirne il rientro in bonis o un più agevole recupero.

Anche in questo caso la dimensione dell’operazione la rende accessibile anche alle Banche di piccole e medie dimensioni, coinvolgendo anche banche territoriali esterne alle nostre popolari che condividono il nostro modello di business”.

Insomma, nell’insieme la Luzzatti promuove interventi e operazioni multioriginator su crediti già in sofferenza (sia chirografari che immobiliari), cartalorizzazandoli, sugli Unlikely to pay (lo stadio intermedio di deterioramento) e sta selezionando “Single Name” da 7-800 mila euro in su «per procedere ad una operazione prosoluto», confida Avogadro, «che prevede l’organizzazione di una web dataroom e di una procedura competitiva alla quale saranno invitati gli investitori istituzionali interessati ad acquistare portafogli di crediti deteriorati, con l’obiettivo di arrivare a una cessione complessiva della taglia di 120-150 milioni di euro. A monte di tutto questo abbiamo condiviso a inizio anno con le nostre banche i criteri di intervento. E nei prossimi mesi vogliamo selezionare servicer comuni per gestire i piccoli debiti chirografari che presentano sintomi di deterioramento per supportare maggiormente le banche. Sempre nel settore degli Npl abbiamo il progetto di avviare uno studio per costituire una Reoco-Spv immobiliare a livello consortile, per gestire le garanzie immobiliari. Un modo per reinternalizzare, ma in una logica consortile, attività ora affidate a gestori terzi, semplificandone i costi e recuperando efficienza”.

Il quinto settore della Luzzatti si dedica poi al fronte commerciale, per individuare segmenti e aree di interesse, prodotti e servizi comune, con l’obiettivo di liberare sinergie con le società partecipate comuni, condividere la futura evoluzione del modello di servizio e progetti e investimenti nel fintech e nella digitalizzazione.

«L’impostazione che abbiamo dato al nostro lavoro è stata presentata alla Banca d’Italia, che considera i consorzi e gli accordi tra Banche come uno dei fattori che possono aiutare le banche di piccole e medie dimensioni», commenta Avogadro, «e sono convinto che il committment da parte delle banche potrà crescere, con il progressivo inserimento della Luzzatti nei loro programmi strategici. Negli altri Paesi europei gli accordi di collaborazione tra banche territoriali sono la regola e hanno consentito di preservare l’autonomia e il radicamento territoriale, aspetto che assumerà una grande importanza nella ripartenza della nostra economia e nella possibilità di utilizzare la meglio le nuove opportunità del Pnrr Italia da parte del tessuto delle piccole e medie imprese, che rappresentano la clientela di riferimento delle nostre banche insieme alle famiglie».

Anche perché, una volta condivisa appieno l’impostazione strategica, completato il team della Luzzatti e collaudata la modalità di interazione tra le banche azioniste e il consorzio, si potrà passare ad una fase ulteriore di sviluppo della Luzzatti, affrontando insieme le opportunità e le sfide che gravano sul settore e minacciano soprattutto gli istituti più piccoli: le difficoltà della ripartenza post pandemia, i nuovi Npl, la normativa Esg, la revisione della Mifid 2, i sempre maggiori requisiti sul capitale.

Sa cosa vuol dire affrontare insieme tutti i cambiamenti di scenario? Vuol dire non solo risparmiare tempo e risorse ma soprattutto avere maggiori possibilità di riuscire nel compito.